L’ultimo studio della Uil effettuato a livello nazionale ha sviluppato i costi medi per affittare un appartamento di 100 mq in zone semi centrali di tutti i capoluoghi di provincia italiani, calcolando di conseguenza l’impatto che tale esborso ha sul budget familiare medio.
Il dato che emerge evidenzia senza grandi sorprese un enorme divario che spazia dai 1415 euro mensili di Roma ai 218 di Caltanissetta, con un costo medio nazionale di 538 euro, pari al 19,9 % di incidenza sul budget familiare medio.
“La Liguria si assesta lievemente al di sopra della media nazionale, ma presenta allarmanti differenze tra le singole province – commenta Alfonso Pittaluga, segretario confederale della Uil Liguria – Genova, con un canone mensile medio di 693 euro (25,7 % di incidenza sul budget familiare) ha costi decisamente inferiori rispetto ai grandi poli universitari (Pisa, Bologna, Firenze, Milano…), seguita a stretto giro da Savona, con un’incidenza del 23,5 % sul budget familiare” conclude.
Stupisce molto invece l’ampio divario tra Imperia, con i suoi 510 euro di canone (al di sotto della media nazionale e con un’incidenza del 18,9 %) e La Spezia, che con 738 euro di canone mensile (27,3 % di incidenza) si pone come capoluogo più caro della regione.
“La Uil Liguria segue con grande attenzione la stabilità economica delle famiglie e guarda dunque con preoccupazione questi divari, che rischiano di pesare con maggior forza in un periodo di forte inflazione e di insicurezza sul futuro, il tema del costo degli affitti, unitamente a quello delle bollette e dei beni di prima necessità, deve essere al primo posto nelle agende politiche nazionali e locali” aggiunge Pittaluga.