Mobilitazione nazionale dei lavoratori della giustizia, Uilpa Uil, Fp Cisl, Fp Cgil: “Non saranno i lavoratori a pagare per la penuria di risorse”

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GIUSTIZIA, I SINDACATI: “NON SARANNO I LAVORATORI A PAGARE, DICHIARATA LA MOBILITAZIONE NAZIONALE”

Fp Cgil la Cisl Fp e la Uilpa hanno dichiarato per oggi e domani la mobilitazione dei lavoratori della Giustizia che proseguirà il 14 ottobre a Roma. La penuria di risorse materiali e l’informatizzazione, che rimane incompiuta nonostante gli ingenti investimenti, sono l’ultima piaga che colpisce una Giustizia in condizioni sempre più drammatiche. La carenza di personale, a cui si aggiunge il sottodimensionamento degli organici in tutti i dipartimenti, ha raggiunto livelli allarmanti in alcuni uffici giudiziari, nell’Esecuzione Penale Interna ed Esterna e negli Archivi Notarili.

“Tra le scelte politiche sbagliate spicca inoltre quella che concerne il possesso del Green Pass negli uffici giudiziari e nelle strutture penitenziarie, inspiegabilmente imposto ai magistrati ma non all’utenza, come avvocati, periti, testimoni ecc., che affolla uffici ed istituti nonostante la pandemia ancora in atto – commentano i segretari Carmen Foti, segretaria Funzione Pubblica Cgil Genova, Franco Volpi, segretario regionale Fp Cisl e Paolo Badalini, segretario generale Uilpa Genova -Tutto questo, nonostante i sindacati abbiano richiamato più volte l’amministrazione al rispetto degli impegni presi e all’attuazione nel più breve tempo possibile degli accordi sottoscritti senza ricevere risposta dal Ministero, che dimostra così il totale disinteresse e il poco rispetto nei confronti dei dipendenti”.

Per queste ragioni Fp Cgil, Cisl Fp e la Uilpa hanno dichiarato la mobilitazione dei lavoratori della Giustizia che proseguirà il 14 ottobre a Roma. Le OO.SS sono state e saranno comunque pronte a sedersi al tavolo delle trattative per sottoscrivere accordi e trovare le soluzioni ai problemi, a condizione che la nostra voglia di cambiare, di innovare e di risolvere le questioni più impellenti sia condivisa da un’Amministrazione al momento inerte e refrattaria al cambiamento.