lo dichiara Antonio Apa, Segretario Generale Uilm Genova
Se ArcelorMittal pensa che le OO.SS. abbassino la guardia dopo la sentenza del riesame di Taranto, che ha scongiurato la chiusura del Afo2, si sbaglia di grosso. La sentenza emessa non risolve i problemi drammatici della siderurgia, anche se la stessa consente di riaprire il negoziato con Mittal. Non c’è dubbio che la politica, abbia mostrato un deficit di incompetenza nell’affrontare la vicenda Ilva, offrendo l’alibi a Mittal di rimettere in discussione l’Accordo del Settembre 2018 a partire dal mancato scudo. Ora le lancette sono tornate al 5 dicembre 2019 ovvero all’atto di recesso avanzato da Mittal. In più occasioni la stessa ha minacciato di disdire il contratto di secondo livello, ora è passata alle vie di fatto comunicando alla RSU di Genova la disdetta dell’integrativo di 2° livello che cancella una serie di voci salariali migliorative rispetto al CCNL con una perdita secca del 30% di salario per i lavoratori, avendo negato alla stessa un confronto preliminare. Per la Uilm di Genova il dado è tratto, in quanto non registriamo solo la cassazione degli Accordi ma il venire meno ai circa 127 milioni di investimenti produttivi in grado di garantire l’attività industriale e la sicurezza dei lavoratori. Per questo auspichiamo che il signor Mittal e il Governo convochino in tempi rapidi il sindacato sapendo che non si può annullare l’accordo del 6 settembre 2018, che garantiva congrui investimenti e la salvaguardia occupazionale per tutti i lavoratori. Per la Uilm in questo nuovo scenario non solo è necessaria la contestualità degli assetti industriali e occupazionali, ma se Mittal non ritira la cancellazione della contrattazione di secondo livello entro fine settimana, Genova farà partire le danze non escludendo azioni clamorose concordate con Fim e Fiom a partire da lunedì p.v.
Se Mittal pensa di annullare diritti conquistati in anni di lotte sindacali se lo scordi, si accorgerà assieme al Governo che Genova vuole solo che venga riconosciuto quanto a suo tempo acquisito