Genova, 15 aprile 2020. L’emergenza coronavirus ha drasticamente ridotto gli spostamenti di pendolari e turisti con un conseguente calo dell’afflusso passeggeri su autobus e treni.
Una delle conseguenze del minor introito da vendita di biglietti e abbonamenti è la pesante diminuzione della liquidità delle aziende di trasporto che presto potrebbero avere seri problemi a pagare gli stipendi ai dipendenti.
“In queste settimane stiamo cercando di attivare tutti gli strumenti previsti dalla normativa per salvare il reddito dei lavoratori” dichiarano i segretari Generali di Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti Laura Andrei, Mauro Scognamillo, Roberto Gulli – il rischio – proseguono i sindacalisti – è che oggi le risorse stanziate per gli ammortizzatori sociali non siano sufficienti rispetto alle domande, e che i lavoratori rimangano scoperti”.
La situazione è grave anche negli appalti. Per i tre Segretari “il settore ferroviario, ad esempio, ha azzerato servizi come le pulizie su intercity e frecce e pertanto è necessario pensare a misure che mitighino la perdita di salario ai lavoratori impegnati in questi servizi. A pagare maggiormente sono sempre loro, l’anello debole della catena, e bisogna sapere che molte aziende rifiutano di anticipare la cassa integrazione mettendo in seria difficoltà tante famiglie”.
Altrettanto complicata, nonostante la Regione abbia deciso di anticipare alle aziende le risorse di propria competenza, la situazione nel trasporto pubblico locale dove il crollo dei passeggeri sui bus sta determinando pesanti condizioni di incertezza sul pagamento dei prossimi stipendi. Contestualmente, l’emendamento al “cura Italia” approvato in Senato per sostenere i contratti di servizio di trasporto pubblico, purtoppo non individua soluzioni per i servizi intercity a medio e lunga percorrenza, che in Liguria impiegano centinaia di lavoratori.
A livello locale e nazionale continua il lavoro incessante di Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti a tutela dei lavoratori del comparto che comunque, anche in questa situazione estremamente difficile, continuano a garantire il diritto alla mobilità agli utenti. Alla Regione Liguria, alle Aziende e al Governo i sindacati chiedono le risorse per garantire il reddito dei lavoratori e quelle utili alla ripresa poiché è già oggi evidente che l’imposizione di maggiori distanziamenti sui mezzi di trasporto comporterà la messa in campo di nuovi elementi organizzativi che non possono che determinare ulteriori costi.