Comanducci, Uilt: “Ennesima odissea sulle Autostrade della Liguria. Beffarde e offensive le scuse: intervengano le istituzioni”

Ennesima odissea sulle Autostrade liguri: le istituzioni intervengano.

Silvana Comanducci, segretaria regionale Uiltrasporti Liguria: “Questa volta in ostaggio anche i vaccini e la salute degli over 80: subito far fronte alla carenza di organico e alle necessità di ammodernamento di mezzi e attrezzature”

Ancora una volta Autostrade per l’Italia ha creato l’ennesimo disagio alla popolazione della Liguria. Questa volta, però, a farne le spese, oltre alla classica sfortunata utenza, sono stati gli anziani che avrebbero dovuto ricevere il vaccino. Dire “ci dispiace” non vale più, è una frase che suona ormai beffarda, direi offensiva su questo territorio martoriato dai suoi errori. La Uil Trasporti della Liguria denuncia, ormai da tempo immemore, gravi mancanze come: carenza di organico e necessità di ammodernamento di mezzi e attrezzature. L’ennesimo imprevisto  accaduto ieri non è altro che la conferma di quanto sosteniamo da tempo. Ancora una volta utenti e lavoratori sono rimasti  ostaggio della rete autostradale per ore, ma ancor peggio, ieri, sono rimasti bloccati anche i mezzi che trasportavano i vaccini  e il personale sanitario nei  vari centri vaccinali della Valle Stura. Non è accettabile. Ormai le criticità che subiscono giornalmente lavoratori e aziende del settore della logistica, oltre a migliaia di altri lavoratori e utenti non fa più notizia. Ogni variabile più o meno prevedibile si trasforma in una paralisi totale della rete autostradale con forti ripercussioni anche sul traffico cittadino. Per un territorio fragile, e già  fortemente provato dai noti  eventi catastrofici, questa situazione non è più sostenibile. Si rende necessario un intervento delle istituzioni  affinché vengano pianificati con criterio gli interventi,  individuati percorsi alternativi, oltre che una tempestiva e capillare informazione agli utenti delle autostrade. Al di là dei disagi, il fatto grave è rappresentato dalla compromissione della campagna vaccinale della categoria più a rischio e con più difficoltà a spostarsi: gli over 80.

Foto: MotorBox