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Pronto Soccorso genovesi: la Regione ci convochi per superare l’emergenza

Sicurezza nei pronto soccorso genovesi, Uil Liguria e Uil Fpl Liguria: “La Regione ci convochi per un serio piano di lavoro per superare l’emergenza”

Uil Liguria e Uil Fpl Liguria hanno partecipato oggi alla II Commissione sul tema della sicurezza nei pronto soccorso genovesi.

Per quanto concerne la sicurezza nei pronto soccorso della Liguria, vogliamo sottolineare una volta di più che ogni operatore prende in carico giornalmente 25/30 pazienti a testa nel marasma generale con accessi giornalieri che superano quota 140.

Aggressioni, violenze, minacce di ogni genere ricadono sugli operatori sanitari pressati dagli accessi e dal lavoro a scapito del loro benessere psicofisico e del servizio che viene reso a un’utenza sempre più fragile. Infatti, lo stato di agitazione nei pronto soccorso genovesi prosegue, ad esclusione del Gaslini, ma la protesta potrebbe inasprirsi perché da quando si è insediata questa Giunta regionale non è stato aperto un tavolo atto a ragionare seriamente sui problemi di questa sanità sempre in emergenza.

Vedersi davanti al Prefetto non è pianificare un lavoro ma sperare che si raffreddino gli animi. I problemi della nostra sanità sono sotto gli occhi di tutti: carenza di organico, assenza di integrazione ospedale-territorio, con la mancata presa in carico delle cronicità, e concorsi mal pensati, determinano un maggiore afflusso con più del 50% degli accessi in forma diretta in pronto soccorso a testimonianza di una mancata medicina territoriale ridotta a brandelli.

Il pronto soccorso dovrebbe occuparsi dell’acuto ma dentro alle strutture si riversa tutto il disagio del territorio con le conseguenze che in questi mesi abbiamo ben descritto.