Patto per il turismo, Uil Liguria e Uiltucs Liguria: “Noi così non lo firmiamo: devono essere premiate in via prioritaria le imprese che assumono a tempo indeterminato. Basta soldi a pioggia, basta precariato”
Genova, 22 gennaio 2025 – “Un patto del turismo che produce precariato e che fa un favore solo alle imprese, noi non lo firmiamo” così Emanuele Ronzoni commissario straordinario Uil Liguria e Riccardo Serri segretario generale Uiltucs Liguria a margine dell’incontro che si è tenuto ieri in Regione Liguria con l’assessore Lombardi e le organizzazioni sindacali. “Abbiamo notato una certa fretta da parte delle istituzioni per la sigla di questo accordo, ma se il contenuto del patto per il turismo non convince Uil e Uiltucs, a noi cade la penna”, proseguono Ronzoni e Serri.
La Uil è convinta della bontà del patto del turismo siglato negli anni scorsi ma, giunti al settimo anno, non è più un discorso intorno occupazione: il lavoro nel turismo è in deflazione perché non produce lavoro di qualità ed occupazione stabile. Per la Uil Liguria e Uiltucs Liguria, infatti, è questione di benessere, sviluppo e di giustizia sociale: “I numeri forniti ieri dall’assessorato al turismo testimoniano una volta di più che il patto del turismo dovrà fare necessariamente un salto di qualità, puntando principalmente alla premialità per le aziende che stabilizzano le lavoratrici e i lavoratori del comparto. I soldi pubblici non devono essere utilizzati per premiare i tempi determinati che si riproducono anno dopo anno. È normale che sulle ultime 2247 assunzioni solo 223 siano state a tempo indeterminato? Per noi no. Qualcosa non funziona ed è inutile distribuire risorse a pioggia. Occorre poi elevare la quantità minima delle ore del part time per avere accesso alla premialità, così da combattere le sacche di lavoro nero o grigio che si nascondono dietro poche ore di lavoro dei dipendenti. Vogliamo parlare anche dei 35 accordi di secondo livello siglati da 35 aziende su 507? Troppo poco, cara Regione: occorre monitorare i riflessi del patto del turismo affinché il patto sia un accordo tra le parti che produca risultati concreti con la stabilizzazione dei lavoratori e che non sia un mero vantaggio per le imprese”, chiudono Ronzoni e Serri.