Il ponte di Albiano è fermo al palo. L’appello alle istituzioni di Cgil Cisl e Uil: fare presto superando immobilismo, divisioni e campanilismo. La Spezia, 4 agosto 2020 – Il giorno dopo l’inaugurazione del ponte San Giorgio di Genova, constatiamo con rammarico che il ponte di Albiano, invece, è fermo al palo da quattro mesi.
È inaccettabile che oltre sessantamila mila cittadini e centinaia di piccole e medie imprese siano in ostaggio dell’inefficienza della gestione commissariale per l’emergenza del ponte di Albiano.
A Genova in diciotto mesi si è demolito e ricostruito un ponte lungo oltre un chilometro, rispettando anche il lavoro difficile e complicato della Magistratura che sta lavorando per fare chiarezza circa le cause e le responsabilità sulla morte delle 43 vittime della tragedia.
Ad Albiano non sono state ancora rimosse le macerie del ponte crollato e non è stato fatto nulla di concreto per risolvere un problema enorme, non solo per Albiano ma per tutta la bassa Val di Vara.
Inconcepibile e inaccettabile che si possano bloccare intere comunità, come è nuovamente accaduto ieri, in conseguenza dell’allerta gialla, con la chiusura della strada della ripa. Il traffico è stato completamente paralizzato per l’intera giornata anche se in quaranta giorni si potrebbero aprire due rampe sulla A12 senza dover perdere tempo nella realizzazione del progetto e nella ricerca delle risorse.
L’invito che Cgil Cisl Uil fanno alle Amministrazioni locali è quello di fare sistema e di coinvolgere tutte le forze economiche e sociali della Provincia, è necessario chiedere al Governo di agire superando la logica dei campanilismi per far tornare alla normalità una comunità che, da quattro mesi, sta pagando colpe non sue
Il ponte di Albiano è fermo al palo. L’appello alle istituzioni di Cgil Cisl e Uil: “Fare presto superando immobilismo, divisioni e campanilismo”.
