Ci devono dire se questo paese, tra i suoi fattori di sviluppo, ha ancora la siderurgia. Siamo al fianco dei lavoratori ex Ilva che, ancora una volta, devono battersi per poter lavorare. Assemblee, scioperi, manifestazioni: è un film già visto al quale la politica e i governi che si sono succeduti non hanno ancora saputo dare un adeguato finale che risponda alle esigenze del mercato interno e internazionale. Ci sono le professionalità, c’è la richiesta di acciaio, non pervenute, invece, soluzioni da parte del governo che tentenna. Dal territorio ci aspettiamo una risposta forte che vada nella direzione della piena occupazione e della piena produzione perché di assistenzialismo si muore e la Liguria ne sa qualcosa. Inoltra l’ex Ilva ha necessità di risorse per investimenti indispensabili sulla catena produttiva.