Speranza, Uil Fpl Liguria: “Su queste tematiche bisogna bussare alla porta del Governo: noi abbiamo fatto richieste precise e abbiamo amplificato il messaggio con lo sciopero generale. Qualcuno però se la prende con la Regione”
Il 31 dicembre 2021 scadranno i contratti del personale a tempo determinato negli ospedali della Liguria. Maggiori risorse nazionali sulla sanità e stabilizzazione dei precari sono due dei tanti problemi per i quali siamo andati allo sciopero generale insieme alla Cgil, ma senza qualcuno che, oggi, tira per la giacchetta la Regione Liguria sulla carenza di personale e sulla mancanza di mezzi per far fronte al lungo inverno di lavoro. Proroga e assunzione di nuova forza lavoro e stabilizzazioni sono il cavallo di battaglia della Uil Fpl della Liguria . “A qualche azienda è stato contestato di avere assunto troppi lavoratori nel periodo della pandemia, ma siamo convinti che nessun presidio ospedaliero, oggi come oggi, goda di troppo personale. Scherziamo davvero?”, dichiara Milena Speranza, segretaria generale Uil Fpl Liguria. Quello che chiediamo all’amministrazione regionale è di svolgere un ruolo di coordinamento tra il livello nazionale e quello locale per avere le risorse necessarie per andare avanti in maniera dignitosa, le stesse che abbiamo chiesto a gran voce ai tavoli di confronto nazionali e durante lo sciopero del 16 dicembre. “Occorre fare pressing sul Governo per avere rinforzi sul fronte della sanità territoriale, inutile battere cassa e chiedere tavoli generici alla Regione. Il 31 dicembre scade il personale a tempo determinato nelle strutture sanitarie pubbliche della Liguria e a quello in forze non resteranno che le briciole: le gratifiche previste durante la prima e la seconda ondata della pandemia oggi non ci sono – incalza Milena Speranza – E poi, non solo l’azienda ospedaliera San Martino potrebbe rimanere sguarnita come affermato da qualcuno, ma tutto il resto della regione. Fortunatamente ai sensi della legge di bilancio che permette la proroga del personale, il rinnovo del personale a tempo determinato è quasi scontato, ma per tutti gli altri, quelli che continuano a fare il doppio del lavoro, a tal proposito, serve un’azione di coordinamento della Regione Liguria per affrontare la questione e, certo, un tavolo specifico sull’organico, senza dimenticare che oggi occorre ancora bussare alla porta del Governo che sta a Roma”.