All’ospedale Policlinico San Martino di Genova esiste una grave carenza di tecnici sanitari, infermieri, ostetriche, oss, tanto nei reparti specialistici quanto al pronto soccorso. Casi che determinano difficoltà nel servizio reso alla cittadinanza e che minano il benessere organizzativo del lavoro. Ad affermarlo è la Uil Fpl Liguria che evidenzia anche episodi di palese demansionamento, ad esempio, nel reparto di neurologia dove può accadere che gli infermieri siano impiegati nelle operazioni di “barellamento” per carenza di profili specifici. L’assessore alla sanità di Regione Liguria, Angelo Gratarola, è pertanto invitato ad intervenire.
A soffrire i carichi di lavoro dovuti dalla carenza di organico sono anche le lavoratrici e i lavoratori delle radiologie, nello specifico il delicato settore della Radioterapia, mentre al pronto soccorso ostetrico, in sala parto, in degenza, in ambulatorio gravidanza e in sala operatoria le ostetriche scarseggiano. Le ostetriche in organico che coprono 5 turni sono 29 di cui 17 turniste a tempo pieno, 3 part time, 3 diurniste, 4 in maternità e mai sostituite, 2 in legge 104, 1 neo assunta ed 1 in 150 ore per diritto allo studio.
In radioterapia, invece, ci sono 4 macchinari che vengono utilizzati su due turni, più una tac per eseguire centraggi che rimane aperta per un solo turno. In questo reparto si svolgono prestazioni specialistiche anche per i bambini provenienti dal Gaslini e per far funzionare le macchine sulla carta occorrono 18 tecnici (2 per ogni macchina), in organico ne sono presenti 21 di cui 3 assenti da tempo, ma per portare a regime la radioterapia occorrono 24 o 25 tecnici per garantire il ciclo completo ai pazienti oncologici e consentire la fruizione regolare delle ferie.
Nonostante sia stato siglato un accordo tra le parti, si segnala la mancata stabilizzazione secondo legge di bilancio del personale con profilo OSS (reclutati attraverso le procedure ex art. 16 della Legge 56/87, in possesso alla data del 30/06/2022 dei requisiti previsti dall’art 1 comma 268 lettera b della Legge 234/2021). Carenza di organico che determina una forte criticità presso i reparti di Riabilitazione Generale ed Oncologica e Clinica di Neuroriabilitazione al Maragliano. “Siamo convinti che oltre alle assunzioni sia fondamentale procedere con un’ analisi accurata dei processi di assegnazione del personale anche di nuova assunzione, occorre garantire un’adeguata distribuzione in quei reparti dove la carenza di professionalità specifiche sta generando diverse forme di stress lavoro correlato e demansionamento – spiega Giovanni Bizzarro, segretario organizzativo Uil Fpl Liguria – Per il lungo periodo della pandemia il settore delle sale operatorie ha goduto della presenza di personale con contratto a tempo determinato che, una volta formato, è stato successivamente assorbito da altre aziende del territorio secondo i criteri del concorso di Alisa”.
La formazione di infermieri con competenze specifiche alle relative specialità
chirurgiche richiede un tempo che va dai 6 ai 12 mesi, e alla fame di personale si aggiunge il mancato turn over dei pensionati. “Questo porta spesso il personale ad essere impiegato in specialità chirurgiche diverse da quelle di appartenenza o di propria competenza – spiega Bizzarro – Reparti in cui è indispensabile la presenza di professionisti dedicati alla varie specialità chirurgiche ma in alcuni casi i turni di reperibilità hanno raggiunto numeri nettamente alti rispetto ai dettami contrattuali e la politica del tutti fanno tutto non si è rivelata una strategia vincente”.
Tante sono le specialità chirurgiche di eccellenza del Policlinico San Martino di Genova: dalla neurochirurgia ai trapianti, passando per altre specialità come la cardiochirurgia. Reparti che sopperiscono alle emergenze/urgenze provenienti da tutta la regione e che vanno supportati. Per questa ragione il benessere e la buona gestione del personale impiegato sono fattori che accrescono la qualità dei processi e dei servizi offerti, ma proprio nel settore delle Sale operatorie la carenza infermieristica rappresenta oggi una criticità non ancora risolta. Ed è per questo che la Uil Fpl invita l’assessore alla sanità a prendere in mano le richieste del sindacato di Piazza Colombo per rilanciare un’eccellenza sanitaria che merita tutto il nostro rispetto.
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