Questa mattina Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl hanno organizzato in tutta Italia presidi davanti alle Prefetture, come quello a Genova, per sostenere la vertenza sul rinnovo dei Contratti Nazionali della sanità pubblica e delle funzioni locali (Comuni, Regione, Città Metropolitana), scaduti da più di tre anni e con essi il rilancio della pubblica amministrazione.
I contratti di questi dipendenti pubblici sono scaduti il 31 dicembre del 2018, e quegli stessi contratti erano stati sottoscritti, dopo ben 9 (nove) anni dalla loro scadenza, con l’esplicito intendimento di avviare una stagione contrattuale successiva – quella presente – che avrebbe dovuto avere come punto centrale il rinnovo della pubblica amministrazione, da attuarsi attraverso una riforma dell’ordinamento professionale, una intensificazione dell’attività formativa, l’assunzione di nuovo personale – anche attraverso la stabilizzazione di quello precario.
Occorre prevedere un numero di assunzioni, non solo nella sanità, ma in tutta la pubblica amministrazione, che consenta di abbassare l’età media del personale attualmente in servizio, superiore ai 51 anni.
In sintesi le richieste sindacali sono quelle del Patto firmato ormai un anno fa dal Presidente del Consiglio e dal Ministro per la Pubblica Amministrazione:
la revisione di tutti i sistemi indennitari, fermi da oltre dieci anni;
• la valorizzazione delle professionalità attraverso la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione;
• la contrattazione integrativa;
• la necessità della rimozione dei vincoli normativi ed economici ad oggi esistenti per un piano straordinario di assunzioni nella Pubblica amministrazione.
Una rappresentanza di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl è stata ricevuta in Prefettura per illustrare le motivazioni della protesta.