Dopo una partecipata assemblea dei lavoratori di Italy Emergenza, Cooperativa che opera in appalto per il trasporto degenti e materiale biologico per ASL5, è stato attivato lo stato di agitazione.
“Ancora una volta ci troviamo a dover manifestare per il mancato stipendio ai lavoratori di Italy Emergenza, anche questo mese giunto ormai a 10 giorni di ritardo – commenta Massimo Bagaglia, Segretario Generale UILFPL La Spezia – Per questi lavoratori non è più un’eccezione, e così non si può più andare avanti”.
Sono quasi 40 i lavoratori che si trovano ad affrontare questa difficoltà economica, complici i modesti compensi mensili del contratto Cooperative Sociali.
“Abbiamo recepito con favore l’auspicato passaggio comunicato dall’Azienda Italy alla nuova Azienda Heart Life Croce Amica SRL, che dovrebbe assorbire la prima e dare respiro e dignità ai lavoratori che ormai sono allo stremo della pazienza.
Sindacalmente abbiamo chiesto a più riprese che tale operazione, resa sicuramente molto delicata anche per la liquidazione dei TFR dei dipendenti ad oggi in capo ad Italy Emergenza, fosse il più celere possibile, nella speranza che, con il passaggio alla nuova azienda, non vi fossero più le difficoltà economiche che ormai ogni mese Italy manifesta.
Oggi ci ritroviamo in assenza di stipendi in quanto vi sarebbe un blocco da parte dell’Agenzia dell’Entrate nei confronti di Italy Emergenza, che di fatto impedisce paradossalmente, il pagamento della fattura da parte del committente, ASL5, e relativa mancata liquidità da corrispondere ai lavoratori.
Chiediamo che la situazione venga risolta al più presto: è impensabile che 40 famiglie non possano contare dei loro stipendi per un periodo così lungo e ormai reiterato nei mesi.
Abbiamo chiesto la disponibilità ad Asl 5, Azienda Sanitaria che ad oggi non possiamo certo biasimare, visto che ha sempre pagato per il lavoro prestato dalla Cooperativa e si è resa sempre disponibile nella liquidazione delle proprie fatture nei tempi più congrui possibili proprio per agevolare la capienza economica di Italy e favorire i pagamenti dei lavoratori, per provvedere lei stessa ai pagamenti in solido ai lavoratori, nel mese e almeno fino al passaggio a fitto dell’azienda, sapendo di chiedere un grosso sforzo agli uffici competenti per le procedure da porre in essere non certo di facile sviluppo.
Ma questa pare l’unica strada a tutela dei dipendenti della Cooperativa: infine, ricordo che le nostre agitazioni sono sempre state rallentate proprio per il grande senso di responsabilità di questi lavoratori e di questo Sindacato, che ha come impegno il rispetto del lavoro e di chi vi opera, ma oggi il tempo è scaduto”, conclude.