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Barbagallo a Savona. Uil Liguria: con un documento in itinere chiediamo alla Regione Liguria un’ organizzazione del lavoro efficace e una politica pronta ad interpretare i bisogni di una popolazione sempre più anziana.

Si è svolto oggi a Savona nella Sala Rossa del Comune un convegno sulla sanità organizzato dalla UIL della Liguria nell’ambito della campagna: “Liguria in salute?”: “Ospedale e territorio. Una rete per la continuità assistenziale, un percorso per la non autosufficienza”. Questo è il quarto appuntamento della campagna promossa dalla confederazione ligure al quale hanno preso parte anche: Carmelo Barbagallo, segretario generale nazionale UIL e Michelangelo Librandi, segretario generale UIL FPL nazionale. Negli ultimi vent’anni il tema sociosanitario ha prodotto una serie di ripercussioni sia nel bilancio della Regione che nella vita quotidiana dei cittadini: da Biasotti a Burlando e da Burlando al Libro Bianco della Sanità di Viale, che ha inaugurato l’era Toti, la Uil Liguria ha ripercorso le tappe di un settore da rilanciare senza preconcetti e ideologismi di sorta. La nostra regione invecchia e il resto del paese raggiungerà tra 20 anni la nostra condizione, l’Europa tra 30. Da qui, quindi, parte  la sfida di una trasformazione demografica imponente. Nel 2015 i liguri erano 1 583 263 nel 2018  i liguri erano 1 556 981. I sessantenni nel 2015 erano 20.770 nel 2018 erano 21.743 (+973) I settantenni nel 2015 erano 19.060 nel 2018 hanno toccato quota  22.335  (+3275) Gli ultraottantenni nel 2015 erano 21592  nel 2018 erano 23108 (+1516). Gli impegni per la spesa sanitaria, pari a euro 3.350.000.000, che costituiscono componente principale di quella regionale pari all’80% del totale, ovvero euro 4.170.000.000. La spesa farmaceutica ha fatto registrare una percentuale del 16,02% del fondo sanitario, in linea con la media nazionale, ma non sufficiente a raggiungere l’obiettivo di contenimento posto dalla legge (14,85%). “Tra le difficoltà, la UIL Liguria mette l’accento sulla necessità di avere sul territorio strutture adeguate a una popolazione fragile che invecchia”, spiega Mario Ghini, segretario generale UIL Liguria. La lista della spesa è presto fatta:  il territorio imperiese ha bisogno di un nuovo ospedale al posto di quelli esistenti a Imperia e a Sanremo, l’area genovese anche  al posto di quelli esistenti nello stesso territorio (evidentemente l’Osp. Villa Scassi e l’Osp. di Sestri), l’AOU San Martino-IST ha bisogno – invece – di una serie di interventi di adeguamento funzionale. Il nuovo Ospedale Galliera deve sostituire nei prossimi anni l’attuale Il territorio spezzino necessita di un nuovo ospedale nel Comune di La Spezia al posto dell’attuale. A Savona PSSR 2017-2019 prevede importanti interventi nell’Ospedale Santa Corona, cosa che la scrivente auspica al più presto.Nell’ambito del convegno sono stati presentati alcuni temi trattati in un documento in itinere che si pone come obiettivo la valutazione del sistema sanitario in Liguria, a cominciare dalle scelte politiche, in bilico tra pubblico e privato, per arrivare all’organizzazione del lavoro, come sottolinea la categoria dei pubblici dipendenti UIL FPL, presente al tavolo:  il tema è sempre centrale per rendere efficaci ed efficienti i servizi offerti sul territorio della Liguria. “È nostra intenzione utilizzare questo documento, in continua evoluzione, grazie a un percorso di interlocuzione con tutti gli attori del settore,  nell’ambito di un confronto a tutto campo con le forze politiche, proprio in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e per l’elezione del nuovo Presidente della Regione Liguria – dichiara Alfonso Pittaluga, segretario regionale confederale UIL Liguria – Abbiamo individuato nel lavoro che ha coinvolto Uil Pensionati, Uil Fpl (pubblico impiego) e Uiltucs (servizi e terziario) quattro tematiche, tra loro legate”.La Regione chiede maggiore autonomia finalizzata per rimuovere i limiti di spesa, con particolare riguardo alle politiche di gestione del personale dipendente e convenzionato. Nel prendere atto della richiesta – spiegano Uil Liguria e Uil Fpl –  le organizzazioni sindacali temono che in presenza di autonomia, si palesi un sostanziale superamento della contrattazione nazionale. La Uil Fpl, in particolare, vede un panorama a tinte fosche: un sistema di salari regionali differenziati come frutto dell’autonomia differenziata e con una progressiva convergenza, naturalmente verso il basso, dei valori economici degli stessi salari della sanità regionale pubblica e privata.Nel corso del convegno la Uil Pensionati presente al tavolo ha parlato del tema della solitudine negli anziani, presentando anche a Savona il suo “Manifesto contro la solitudine”, insieme a una raccolta firme interessante.Quando la solitudine diventa condizione di vita, sfocia spesso in patologia e diventa isolamento sociale. Per questa ragione la Uil Pensionati della Liguria ha proposto di creare la ‘Consulta regionale degli anziani’, per la quale sta raccogliendo le firme tra la popolazione,  per affrontare – a tutto tondo – questa nuova rivoluzione sociale legata alla longevità. Occorre sperimentare nuove modalità di organizzazione sociale, di politiche di sviluppo economico che tengano conto di una particolarità demografica assolutamente nuova. Gli anziani sono cultura, memoria, economia e producono studi e occupazione, anche di qualità. Secondo i pensionati liguri della Uil dovrebbe esistere un assessorato alla solitudine perché è probabile che, oltre alle condizioni economiche, siano le difficoltà di accesso all’assistenza sociale e sanitaria a determinare una condizione di esclusione degli anziani dalla società.  

Hanno preso parte alla tavola rotonda: Michelangelo Librandi, segretario generale UIL FPL Nazionale – Walter Locatelli, commissario straordinario ALISA – Luca Pallavicini, presidente ASCOM Salute Genova – Mario Ghini, segretario generale UIL Liguria – Umberto Firpo, della segreteria UIL Pensionati Liguria, Alfonso Pittaluga, segretario regionale confederale UIL Liguria.