Lavoratore edile morto a La Spezia. Uil Liguria e Feneal Liguria: “Un altro lutto evitabile: servono misure immediate”

“La notizia della morte dovuta ad un infarto di un lavoratore dell’edilizia presso il cantiere Ferretti ci addolora e riapre per l’ennesima volta il dramma della scarsa sicurezza sul lavoro” commentano Fabio Servidei, segretario confederale Uil Liguria e Riccardo Badi, segretario regionale Feneal Uil Liguria.
“Non possiamo permetterci di attribuire alcuna colpa alla fatalità – proseguono – Parliamo di un uomo di 54 anni che lavorava sul tetto del cantiere in condizioni di caldo eccezionali. Purtroppo, in attesa delle dovute verifiche, il caso di oggi dimostra che i nostri appelli ad aumentare la sicurezza sui cantieri sono caduti nel vuoto: servono più controlli sui cantieri e più tutele per i lavori usuranti. Oggi ci stringiamo attorno alla famiglia del lavoratore e ancora una volta aggiorniamo i numeri terrificanti degli incidenti mortali sui luoghi di lavoro” concludono.

Alla luce delle recenti e drammatiche notizie dell’ennesimo infortunio mortale sul lavoro e dopo un confronto con ANCE, INPS e tutte le parti sociali, Fillea Cgil Liguria e Feneal Uil Liguria rilanciano la necessità di ricorrere ad ogni forma di tutela per garantire la piena sicurezza dei lavoratori dell’edilizia durante la presente ondata di caldo.
A tal proposito, è importante ricordare che è possibile per gli edili che lavorano all’aperto con diretta esposizione al sole e con temperature oltre i 35° C richiedere all’azienda di verificare i requisiti per usufruire della cassa integrazione.
“Il dramma avvenuto oggi nello spezzino, con un lavoratore deceduto mentre lavorava su un tetto, probabilmente per un infarto, è un campanello d’allarme che non può restare inascoltato – sottolineano Gianni Carassale, segretario generale provinciale Fillea La Spezia e Riccardo Badi, segretario regionale Feneal Uil Liguria – Aziende e lavoratori riorganizzino orari e mansioni nel pieno rispetto della sicurezza e nella consapevolezza dei rischi dovuti alle temperature anomale” concludono.
I sindacati invitano tutti i lavoratori a rivolgersi a delegati e RSL per avere ogni informazione necessaria.