Il commento è di Emanuele Ronzoni – commissario straordinario Uil Liguria e di Roberto Gulli – segretario generale Uiltrasporti Liguria.
Il tema della Gronda ritorna ad infiammare il dibattito su trasporti e mobilità sul territorio. Un’opera che la Uil, a vari livelli, ha sempre sostenuto ma che ancora non esiste. Un’ infrastruttura che però si aggira come un fantasma tra i dannati e i forzati della mobilità cittadina. Uil Liguria e Uiltrasporti sostengono la realizzazione dell’opera, la cui utilità è collegare l’area di Voltri-Pra’ con Genova Ovest, alleggerendo il Ponente genovese e separando i flussi di traffico tra quello di interesse cittadino e quello di transito. In questi lunghi 20 anni, tra traffico strozzato, code e disastri infrastrutturali, il costo della Gronda pare quadruplicato. Le varie parti politiche si affrontano: c’è chi dice che bisogna finanziare l’opera con quota a parte di fondi pubblici, ma che il Governo non ha un euro a Bilancio.
C’è chi dice che i ritardi sono ascrivibili a responsabilità storiche ma anche al cambio di proprietà di Autostrade per l’Italia e poi gallerie e ponti in stato di degrado che hanno pesato sui piani economici dei concessionari. La Gronda non rientra nel Pnrr e un sostegno statale dell’opera andrebbe contro la normativa europea degli aiuti di Stato, nel frattempo la proposta del Governo è pagare l’opera per l’arco di vita utile. Ma che cosa significa? In questo scenario di eterna attesa e tentennamenti la volontà politica ha più volte peccato: la cittadinanza e l’utenza di autostrade hanno subito i rincari per l’opera fantasma e ancora ne subiranno.
Questo è profondamente ingiusto mentre continua a permanere la confusione. Il viceministro dei trasporti Rixi sostiene che il problema riguarda tutti gli interventi da 22 miliardi del piano di Aspi non ancora realizzati. Certo, bisogna fare un’azione più incisiva sugli obblighi in capo alla società e bene che il governo discuta del piano di revisione del sistema autostradale da portare a Bruxelles entro la fine dell’anno. I governi Conte 2 e Draghi hanno escluso dalla contrattazione sul Pnrr gli aeroporti e le strade dai possibili finanziamenti. Il viceministro Rixi dice che il Lotto Zero è un cantiere concreto con operai e tecnici al lavoro che vale oltre 200 milioni di euro. Quindi? Stiamo andando avanti, avremo la Gronda o tra vent’anni saremo qui a porci le stesse domande? Ogni giorno cittadini, lavoratori e operatori dei trasporti vivono sulla loro pelle quanto la Gronda potrebbe essere utile al territorio.
È gia partita la stagione dei traghetti con tanto di classici ingorghi e l’opera renderebbe più fluido il traffico merci. Riteniamo molto più utile per la città l’inarrivabile bretella piuttosto che il tunnel sub portuale e per quanto riguarda la diga è ragionevole dire che da sola non basta se non viene supportata da un sistema autostradale e ferroviario efficace. Nonostante le premesse, il Governo e Aspi possono trovare le risorse.
Vogliamo evidenziare, inoltre, che l’autonomia differenziata appena promulgata, per l’ ammodernamento infrastrutturale sarebbe inutile se non addirittura impossibile per la Liguria. Occorre volontà politica per realizzare le grandi opere in efficienza e Uil Liguria e Uiltrasporti esortano il Paese all’unità affinché questi progetti strategici per la nostra economia e il nostro benessere non si arenino su una spiaggia deserta.