Ogni giorno le lavoratrici e i lavoratori di Amiu inviano alla casella di posta elettronica della Uiltrasporti Liguria le immagini dello scempio ai piedi dei nuovi cassonetti intelligenti. Un vero e proprio “calendario dell’Avvento” che, insieme ai colleghi netturbini, la Uiltrasporti ha deciso di inviare ad Amiu e all’Amministrazione Comunale per denunciare una situazione non più sopportabile.
Spazzatura abbandonata fuori dai cassonetti, puzza nauseabonda, autisti sottoposti a continui cambiamenti e pressioni legate ai rischi della sicurezza, prestazioni lavorative avventurose da parte degli addetti alla raccolta, utenza che mugugna e pubblicità negativa che ricade sulle lavoratrici e lavoratori, ecco che cosa ha prodotto il progetto detto bilaterale dei cassonetti intelligenti.
Con la spazzatura gettata a terra, l’azienda non ammette il fallimento del progetto: urge far fronte alle magagne dei nuovi contenitori che rendono faticoso il loro utilizzo da parte dei cittadini. A rischio anche la salute e la sicurezza di operatori e cittadinanza.
“Anche se i nuovi bidoni funzionassero a meraviglia, in azienda mancherebbero autisti e mezzi per svolgere la raccolta e personale operativo sufficiente per garantire l’ordine nelle postazioni – spiega Stefano Scarpato, segretario regionale Uiltrasporti Liguria – Chiediamo che venga aperto un tavolo urgentissimo per discutere le azioni da mettere in campo per la messa in opera di nuovi mezzi e assunzioni sufficienti a garantire un servizio efficiente”.
Spiace fare dell’ironia sul periodo dell’Avvento, ma se questo può servire a far emergere il problema, allora, la Uiltrasporti è pronta ancora una volta a sottolineare quanto Amiu e il Comune di Genova abbiano sottovalutato i riflessi negativi dei bidoni intelligenti.
“Per questa ulteriore denuncia, che punta il dito sul decoro cittadino, siamo partiti da un semplice spunto, un messaggio di un collega che, dopo l’ennesima carrellata fotografica di postazioni imbarazzanti, ci ha inviato quello che ha definito calendario dell’Avvento della rumenta – spiega Scarpato Uiltrasporti Liguria – Siamo davanti a una triste panoramica che evidenzia condizioni lavorative proibitive che i piani alti dell’Amministrazione Comunale intendono tenere sottotraccia. Per non parlare di un decoro urbano che ha valicato ogni limite della decenza. Servono più operatori, più mezzi e più soldi per proseguire con il progetto, ma Amiu propone pannicelli caldi come semplici part-time”.
La Uiltrasporti non riesce a darsi una spiegazione: si tratta di incapacità o di semplice indolenza? Fatto sta, che quel termine “ciofeche” sfuggito di bocca all’allora direttore dei servizi Stanganelli, riferendosi ai primi mezzi della bilaterale, avesse anticipato il drammatico fallimento del progetto.
“Non basterebbe tutto l’oro del mondo per ringraziare le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno operano sul territorio, operatori che sono costretti a rompersi la schiena per raccogliere vagonate di spazzatura a terra a causa di un sistema che non funziona. Sembra di essere tornati indietro di cinquant’anni”, conclude Scarpato.