Da qualche tempo il Presidente Toti è diventato tuttologo commentando anche quello che non conosce e prendendo per buono tutto quello che arriva da Roma, anche se a danno della Liguria. Nonostante il fastidio dimostrato dal Presidente Toti, lo sciopero del 17 novembre di Cgil e Uil si farà e sono molte le ragioni per aderire alla protesta. Il Governo nazionale taglia le risorse a Regioni e Comuni, a partire dalla sanità; il Governatore Toti è tra i pochi amministratori d’Italia a non lamentarsene.
Con i tre miliardi in più promessi dal Governo sulla sanità non si coprirà nemmeno l’aumento dei costi dovuto all’inflazione. Ma è noto che di 3 miliardi, 2,3 andranno a coprire solo parzialmente gli aumenti contrattuali per il personale della sanità, il resto (700 milioni) per abbattere le liste d’attesa, mantenendo da un lato bloccato il tetto sulle assunzioni del personale e dall’altro aumentando di 280 milioni la spesa sanitaria privata. Con queste premesse, e con le poche risorse che arriveranno da Roma, è difficile comprendere l’entusiasmo del Presidente e soprattutto dove Toti prenderà i soldi per far funzionare la sanità pubblica in Liguria. Se per abbattere le liste d’attesa il Governo nazionale e il Presidente Toti pensano di foraggiare la sanità privata a scapito di quella pubblica e di aumentare le prestazioni di infermieri, medici e di tutto il personale del comparto socio sanitario, chi scenderà in piazza il 17 avrà un altro buon motivo per protestare.
Nell’incontro calendarizzato con le organizzazioni sindacali confederali sulla legge di bilancio del 17 novembre, dopo lo sciopero, sarà interessante ascoltare dal Presidente Toti dove pensa di recuperare le risorse che il Governo nazionale ha tagliato, ad esempio, alla disabilità (350 milioni sul piano nazionale) e come pensa di intervenire sulle risorse tagliate ai comuni (250 milioni). Sarà interessante capire dal Presidente anche quante e quali assunzioni vorrà destinare alla sanità pubblica in Liguria e quanti e quali servizi socio sanitari in più per le persone e soprattutto come intende restituire un po’ di sollievo ai liguri con la rimodulazione dell’addizionale Irpef, visto che la Liguria è tra le regioni dove mediamente lavoratori e pensionati pagano le tasse più alte del Paese.
Di seguito alcune modalità di adesione dei vari comparti:
PORTO DI GENOVA 24 ore dalle ore 00,00 del 17 novembre alle 23,59 del 17 novembre
TRENI: nel trasporto regionale fasce garantite dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21
Scuola di ogni ordine e grado, personale docente e non docente: intero turno
Università, personale docente e non docente: interna giornata
AMT GENOVA, GELOSOBUS, STAC, DELLA PENNA, SCAGNELLI: da inizio servizio alle ore 5,30 e dalle ore 9,30 alle ore 17 e dalle ore 21 sino a fine servizio
AMT EXTRAURBANO E TDC: da inizio servizio alle ore 6 e dalle ore 9,00 alle ore 17 e dalle ore 20 a fine servizio.
MARITTIMI : intera giornata con garanzia solo dei collegamenti per le isole e trasporto merci deperibili. Amministrativi, operai, biglietterie, personale in servizio giornaliero ed in turistica: astensione di intero turno del 17 novembre 2023; Servizi tecnico-nautici (Rimorchio portuale, Ormeggio, battellaggio e pilotaggio): astensione dell’intero turno dalle 00.01 alle 24.00 del giorno 17 novembre 2023
FERROVIA GENOVA CASELLA: da inizio servizio alle ore 6,30 e dalle ore 9,30 alle ore 17,30 e dalle ore 20.30 a fine turno.
GENOVA PARCHEGGI INTERO TURNO
SANITA’ PUBBLICA E PRIVATA INTERO TURNO
ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI (Inail, Inps, ecc,) INTERO TURNO
VIGILI DEL FUOCO sciopero 9-13
FUNZIONI CENTRALI (Ministeri, Prefettura, Questura ecc.) INTERO TURNO
ENTI LOCALI (Comune, Regione ecc.) INTERO TURNO
TERZO SETTORE INTERO TURNO
IGIENE AMBIENTALE INTERO TURNO