Rispetto all’ipotesi ventilata della creazione di un CPR ad Albenga per gestire la crisi migratoria che ha coinvolto il ponente ligure nelle ultime settimane, le segreterie territoriali di CGIL CISL e UIL ritengono che la proposta sia non solo inefficace, ma deleteria.
“Albenga ha alle spalle una storia di politica inclusiva che ha aiutato non poco il territorio a crescere esponenzialmente in termini di turismo e servizi – commentano i sindacati – Oggi mettiamo a rischio un esperimento riuscito per una scelta che evidentemente non tiene conto delle peculiarità del territorio”
CGIL, CISL e UIL non si sottraggono al proprio ruolo di monitoraggio e proposta sulla gestione dei flussi migratori, e hanno avviato un tavolo con il Ministro Piantedosi che ci auguriamo possa essere efficace, ma proprio in virtù del proprio ruolo di tramite tra la politica e la società civile, invitano il presidente Toti a valutare con grande attenzione le proprie scelte politiche senza sacrificare un territorio che sta crescendo dopo anni di sofferenza.
L’idea dei CPR – Centri di permanenza per i rimpatri – è una scelta politica sbagliata perché si tratta di strutture che trattengono persone sul territorio quando i nostri migranti sono in transito e a fatica attraversano la frontiera
Oggi ricorre il decimo anniversario del naufragio di migranti costato la vita a 368 uomini, donne e bambini accaduto la notte del 3 ottobre nelle acque di fronte l’isola di Lampedusa
CGIL CISL UIL Savona