La Uil Liguria riceve con grande preoccupazione la scelta della giunta regionale ligure di bocciare l’apertura di un concorso per medici non obiettori, mossa indispensabile per garantire il pieno riconoscimento del diritto all’aborto per le donne di tutta la Liguria.
“Siamo purtroppo abituati all’indifferenza e alle discriminazioni di genere da parte di una certa area politica – commenta Sheeba Servetto, segretaria confederale Uil Liguria – ma quanto accaduto in Consiglio Regionale suona non come un mero affronto, ma come una dichiarazione di guerra a diritti conquistati con fatica e con la vita da migliaia di donne e uomini, anche in Liguria. Se vogliamo dare all’esterno un’idea di Liguria ferma ai tempi medievali, limitiamoci a osservare la situazione generale della nostra regione: infrastrutture, sociale, contrasto alla povertà, situazione occupazionale, sanità. Il lavoro da fare come vedete non manca, invitiamo la politica regionale a occuparsi di anche di questi temi e lasciare stare argomenti forse troppo complessi per poter essere compresi, figurarsi attaccati: oggi si tratta di un concorso pubblico, ma restiamo vigili su ogni discriminazione nel mondo del lavoro. Il problema è che l’amministrazione regionale fino ad ora non ha compreso che per essere davvero portavoce delle istanze del territorio deve rappresentare la totalità di chi ci vive e non solo di una parte dell’elettorato” conclude.
La Uil Liguria è pronta a mobilitarsi al fianco delle donne e degli uomini che credono nel diritto vero all’aborto e non arretrano di un millimetro su questo tema.