L’aggravarsi di alcune situazioni in particolare (vedi crisi FUNIVIE SPA) e l’avvicinarsi di scadenze importanti per il futuro industriale di alcune aziende (vedi procedure di vendita di Piaggio Aerospace e nuovi assetti Bombardier-Alstom ) e le ultimissime notizie che arrivano sul fronte Sanac , necessitano di interventi urgenti che mettano in sicurezza il futuro degli stabilimenti locali , della relativa occupazione e che rilancino più in generale lo sviluppo di questo territorio. L’intervento del Governo , dei Ministeri , e della Regione Liguria risulta fondamentale, non soltanto quale elemento di garanzia, bensì in quanto tutte le vertenze citate, a vario titolo, sono interessate da procedure per le quali il coinvolgimento ministeriale è già previsto ovvero indispensabile per la definizione di soluzioni risolutive.
Da oltre 8 mesi il Sindacato Confederale Savonese sollecitano la Politica Nazionale e Regionale ad intervenire , senza trovare nessuna risposta , senza trovare nessuna soluzione .
Non sono bastate neppure le numerose richieste inviate al Presidente Toti ,all’Assessore Benveduti e al Ministro Giorgetti – per sollecitare con forza la riattivazione dei tavoli di confronto aperti presso i rispettivi ministeri ovvero la costituzione di nuove sedi di confronto in merito alle tante vertenze industriali afferenti al nostro territorio (Piaggio Aerospace, LaerH, Sanac, Bombardier- Alstom e Funivie).
Il Ministro Giorgetti che non più tardi dello scorso mese di settembre 2021 in occasione della visita per la campagna elettorale della Città di Savona , quando incontrò CGIL CISL UIL SV , le categorie sindacali territoriali di Savona , insieme alle lavoratrici e ai lavoratori delle vertenze aperte , impegnandosi di li a poco a convocare ogni singola vertenza al Ministero dello Sviluppo Economico .
Sono passati oltre 8 mesi è nessun incontro e nessuna promessa è stata mantenuta dal Ministero , neppure su sollecitazione degli Amministratori Locali , dal Prefetto e perfino dalla Politica Regionale – Assessori e Presidente di Regione dimostrando purtroppo poca, pochissima autorevolezza nei confronti del Governo e del Ministero dello Sviluppo Economico quando si parla di lavoro e di Liguria .
Ci saremmo aspettati che il Ministro , che oggi è in visita a Genova e domani a La Spezia , venisse anche a Savona con soluzioni concrete alle tante , troppe crisi industriali del territorio , portando a termine gli impegni che lui stesso si era ripromesso di portare al territorio.
Il sindacato locale esprime forte preoccupazione rispetto al silenzio dei ministeri interessati ed anticipa la volontà di valutare tutte le iniziative che si riterranno più idonee a sostenere le proprie richieste: urge, infatti, la necessità di individuare soluzioni chiare e definitive per le diverse situazioni che, seppur caratterizzate da diversi gradi di gravità ed urgenza, rischiano, se non affrontate per tempo, di compromettere seriamente ed irrimediabilmente il tessuto produttivo territoriale e la tenuta sociale locale.
Si tratta di alcune decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti , circa 3 mila tra diretti e indiretti , alle prese con la riduzione della retribuzione , o parte di essa quando sono sospesi in cassa integrazione e la messa in discussione delle proprie condizioni di vita, con l’ansia e l’incertezza del futuro.
Un’incertezza che non trova risposte all’altezza delle difficoltà che questi occupati vivono ,il cui destino rimane indefinito per l’assenza di un disegno nazionale di polica industriale in nessun comparto industriale del Paese – dalla siderurgia all’aerospazio , dal ferroviario alle infrastrutture .
Per poter dare risposte concrete a queste migliaia di lavoratori e lavoratrici “è necessario che il paese si doti di un progetto industriale complessivo dove si individuino anche gli strumenti per salvaguardare il nostro sistema industriale e contemporaneamente si intervenga su innovazione e ricerca per posizionare il nostro sistema industriale in un ruolo di traino e guida europea.
CGIL – CISL – UIL Savona