Vertenze industriali: il silenzio del Governo rischia di pregiudicare il futuro  industriale, l’occupazione e più in generale lo sviluppo della Provincia di Savona  con oltre 3 mila occupati interessati .  

L’aggravarsi di alcune situazioni in particolare (vedi crisi FUNIVIE  SPA) e l’avvicinarsi di scadenze importanti per il futuro industriale di alcune aziende (vedi  procedure di vendita di Piaggio Aerospace e nuovi assetti Bombardier-Alstom ) e le  ultimissime notizie che arrivano sul fronte Sanac , necessitano di interventi urgenti che  mettano in sicurezza il futuro degli stabilimenti locali , della relativa occupazione e che  rilancino più in generale lo sviluppo di questo territorio.  L’intervento del Governo , dei Ministeri , e della Regione Liguria risulta fondamentale, non  soltanto quale elemento di garanzia, bensì in quanto tutte le vertenze citate, a vario titolo,  sono interessate da procedure per le quali il coinvolgimento ministeriale è già previsto  ovvero indispensabile per la definizione di soluzioni risolutive.  

Da oltre 8 mesi il Sindacato Confederale Savonese sollecitano la Politica Nazionale e  Regionale ad intervenire , senza trovare nessuna risposta , senza trovare nessuna soluzione  . 

Non sono bastate neppure le numerose richieste inviate al Presidente Toti ,all’Assessore  Benveduti e al Ministro Giorgetti – per sollecitare con forza la riattivazione dei tavoli di  confronto aperti presso i rispettivi ministeri ovvero la costituzione di nuove sedi di confronto  in merito alle tante vertenze industriali afferenti al nostro territorio (Piaggio Aerospace,  LaerH, Sanac, Bombardier- Alstom e Funivie).  

Il Ministro Giorgetti che non più tardi dello scorso mese di settembre 2021 in occasione  della visita per la campagna elettorale della Città di Savona , quando incontrò CGIL CISL  UIL SV , le categorie sindacali territoriali di Savona , insieme alle lavoratrici e ai lavoratori  delle vertenze aperte , impegnandosi di li a poco a convocare ogni singola vertenza al  Ministero dello Sviluppo Economico . 

Sono passati oltre 8 mesi è nessun incontro e nessuna promessa è stata mantenuta dal  Ministero , neppure su sollecitazione degli Amministratori Locali , dal Prefetto e perfino  dalla Politica Regionale – Assessori e Presidente di Regione dimostrando purtroppo poca,  pochissima autorevolezza nei confronti del Governo e del Ministero dello Sviluppo  Economico quando si parla di lavoro e di Liguria .

Ci saremmo aspettati che il Ministro , che oggi è in visita a Genova e domani a La Spezia ,  venisse anche a Savona con soluzioni concrete alle tante , troppe crisi industriali del  territorio , portando a termine gli impegni che lui stesso si era ripromesso di portare al  territorio.  

Il sindacato locale esprime forte preoccupazione rispetto al silenzio dei ministeri interessati  ed anticipa la volontà di valutare tutte le iniziative che si riterranno più idonee a sostenere  le proprie richieste: urge, infatti, la necessità di individuare soluzioni chiare e definitive per le  diverse situazioni che, seppur caratterizzate da diversi gradi di gravità ed urgenza, rischiano,  se non affrontate per tempo, di compromettere seriamente ed irrimediabilmente il tessuto  produttivo territoriale e la tenuta sociale locale.  

Si tratta di alcune decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti , circa 3 mila tra  diretti e indiretti , alle prese con la riduzione della retribuzione , o parte di essa quando  sono sospesi in cassa integrazione e la messa in discussione delle proprie condizioni di vita,  con l’ansia e l’incertezza del futuro.  

Un’incertezza che non trova risposte all’altezza delle difficoltà che questi occupati vivono  ,il cui destino rimane indefinito per l’assenza di un disegno nazionale di polica industriale  in nessun comparto industriale del Paese – dalla siderurgia all’aerospazio , dal ferroviario  alle infrastrutture . 

Per poter dare risposte concrete a queste migliaia di lavoratori e lavoratrici “è necessario  che il paese si doti di un progetto industriale complessivo dove si individuino anche gli  strumenti per salvaguardare il nostro sistema industriale e contemporaneamente si  intervenga su innovazione e ricerca per posizionare il nostro sistema industriale in un ruolo  di traino e guida europea.  

CGIL – CISL – UIL Savona