Lo dichiara Antonio Apa Segretario generale UILM Genova
Sabato mattina all’ex Ilva di Cornigliano è stata sfiorata un’ulteriore tragedia che avrebbe comportato certamente delle gravi conseguenze per i lavoratori. Si sono spezzati dei cavi e il bozzello della gru del reparto temper, facendo piombare un rotolo di acciaio di dieci tonnellate a pochi metri dagli operai. Solo la prontezza degli addetti ha evitato il disastro. Per questa ragione Fim Fiom Uilm ieri hanno indetto una protesta dalle otto del mattino che è proseguita per l’intera giornata, a seguito del rifiuto della direzione aziendale di discutere con i lavoratori. Stamane è proseguita la mobilitazione e, a seguito della nostra richiesta al Prefetto di Genova, siamo stati convocati in Prefettura. La Uilm denuncia la lenta e incessante distruzione dell’ex Ilva sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini; non solo c’è un’assenza di un progetto industriale da parte del Governo e della direzione aziendale ma questo vuoto viene riempito solo da ammortizzatori sociali che danneggiano i lavoratori. E’ inutile che l’azienda dica che investe circa 800 milioni nel biennio ma è paradossale che a fronte di un aumento della capacità produttiva si richieda la cassa integrazione per 3.000 persone. Si sta condannando la siderurgia con la complicità delle forze politiche e del Governo. Com’è possibile, dopo tanti anni di denunce delle OO.SS., che l’azienda si presenti al tavolo con interventi di investimenti per circa 35 milioni per lo stabilimento di Genova? Quello è uno stabilimento che, oltre ad essere rilanciato dal punto di vista produttivo facendolo diventare un centro di eccellenza della verticalizzazione del freddo, manca di ingenti investimenti ordinari e straordinari che rendono lo stesso sito in condizioni precarie e per questo registriamo continui incidenti. Per l’insieme di queste ragioni oggi in Prefettura la Uilm ha chiesto un incontro tecnico con l’azienda per affrontare in modo definitivo la carenza di interventi strutturali all’interno dello stabilimento.
Genova, 12 aprile 2022