Roberto Pinoschi, grande sindacalista della Uilpem, nelle varie articolazioni, oggi Uiltec.
La lettera degli amici.
A un amico, un fratello maggiore!!!!!!
Caro Roberto, ecco che ti distingui un’altra volta,
quando molti, troppi, ci lasciano per via di un subdolo virus,
tu ci sorprendi scegliendo un percorso alternativo.
Se ne va un Maestro, non solo professionalmente parlando, se ne va un Maestro di vita per molti di noi, un uomo antico ma mai vecchio.
Forte, serio nel lavoro, gioviale tra gli amici, un uomo di organizzazione sempre attento agli interessi della comunità,
pregi che ti sono stati riconosciuti in vita e non alla memoria,
come accade per molti, poiché dopo morti si diventa tutti bravi.
In questi giorni tanti amici hanno chiesto di te,
amici veri, che pochi riescono a coltivare nell’ambito del lavoro,
lo sai nei nostri percorsi si incontrano più detrattori che estimatori ma con te è sempre stato diverso,
tutti, anche i nemici, e ne avevi più d’uno,
t’hanno sempre riconosciuto capacità professionali ed umane,
e ti stimavano.
Dovremmo prendere un almanacco per leggere e citare quanti accordi e quanti contratti nazionali hai siglato,
anzi hai costruito,
perché innegabilmente sei stato anima fondante del sindacato unitario e protagonista assoluto nel comparto del petrolio,
un “costruttore” di diritti e doveri.
Quante battaglie, quante parolacce al di là dei tavoli e dei momenti formali, quanta passione quanta grinta ci mettevi, quanti di noi hai forgiato, è stato un onore e soprattutto una fortuna immensa essere stati tuoi apprendisti.
Ora incontrerai alcuni amici anche di là, due tra tutti Mario Sandrelli e Pino Lavuda che sicuramente ti faranno pagare il pranzo, ci sarà da bere un buon pigato e un buon wiskey, e prenderete in giro qualche sfortunato coprotagonista.
Appena possibile gli amici si incontreranno a pranzo e brinderanno alla tua, caro Roberto, sei stato una leggenda,
e le leggende non muoiono mai.
Gli amici
Andrea Fiordelmondo, Riccardo Marcelli, Salvatore Balestrino, Alberto Pozzati, Fabio Balzani, Amedeo Guerriero, Massimo Martini, Sandro Dragani, Giuseppe D’Anniballe, Fabio Pennati.