Si è svolta questa mattina un’assemblea molto partecipata indetta da Uil Liguria per le lavoratrici e dei lavoratori del ponte assunti dalle amministrazioni locali con decretazione di urgenza all’indomani della tragedia del ponte Morandi: sono addetti alla polizia locale, amministrativi della Regione e del Comune che finiranno di lavorare il 31 dicembre e che chiedono a gran voce la stabilizzazione. Presenti in sala alcuni amministratori locali di maggioranza e di minoranza e altri in collegamento in video conferenza. “Il modello Genova è considerato un’eccellenza a livello internazionale, ma per essere davvero tale si dovrà tradurre in termini positivi anche per il lavoro, che da tempo determinato dovrà essere trasformato in lavoro stabile e di qualità, valorizzando esperienze, professionalità e competenze – spiega Alfonso Pittaluga, segretario regionale confederale Uil Liguria insieme a Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria – Questi lavoratori non hanno fatto fronte solo all’emergenza che si è creata con il crollo del Morandi, ma anche quella del mal tempo, della pandemia e del traffico di queste settimane: sono lavoratrici e lavoratori che hanno provato sul campo impegno, competenza e professionalità con grande spirito di adattamento. Per loro ci aspettiamo la stabilizzazione anche con emendamento parlamentare”. Sono circa duecento gli addetti che operano a diverso titolo intorno all’emergenza e alla ricostruzione del ponte sul Polcevera, 120 sono della polizia locale che attendono la stabilizzazione, Amiu ha già stabilizzato 30 unità, mentre l’Autorità di sistema portuale ne stabilizzerà 20 nel mese di agosto. Gli amministrativi di Regione Liguria e Comune di Genova restano da stabilizzare come i colleghi della polizia locale.
Nel frattempo, le lavoratrici e i lavoratori della polizia locale hanno scritto una lettera che rendiamo pubblica: “Grazie per l’opportunità di ascolto. Dedicare il proprio tempo per apprendere le nostre ragioni è importante per noi.Purtroppo due anni fa la nostra città è stata, suo malgrado, teatro di una tragedia immane dove hanno perso la vita 43 persone. E questa è un’occasione per stringerci al dolore dei loro cari.Lo stato ha deciso di porre in essere una moltitudine di azioni con l’obiettivo della ricostruzione. Ha individuato nel sindaco di Genova, affidandogli il ruolo di commissario, il soggetto che ha posto in essere l’auspicata ricostruzione sollecitando l’emanazione di un apposito decreto, conosciuto dai più come il decreto ponte Morandi, dove Il Governo ha deciso di accogliere le richieste fatte ritenendo opportuno dedicare energie e tempo a questa città.Grazie all’impegno di tutti oggi si parla del modello Genova ..quello che tutti ci invidiano e dal quale vogliono prendere esempio. Tra tutte le possibilità ha consentito anche quella di un’assunzione straordinaria di personale nella pubblica amministrazione. Il comune di Genova tra le diverse necessità ha valutato necessario anche di avere del personale da impiegare nel ruolo di agente di polizia locale. Lo ha fatto bandendo una selezione pubblica alla quale abbiamo partecipato mettendoci in gioco perché desideravamo dare il nostro contributo alla rinascita della città. Siamo poi stati assunti, formati dotati dell’equipaggiamento necessario a svolgere un ruolo delicato come quello di agente di polizia locale. Non è una professione semplice. La polizia locale è polizia stradale, giudiziaria, amministrativa e molto altro. Alcuni di noi si sono occupati di reati ambientali, contro il patrimonio, contrasto allo spaccio delle droghe, all’abuso dell’alcool addirittura partecipato a fermare stalker seriale. Non ci siamo risparmiati nel contrasto alla diffusione del Covid19 essendo sempre in prima linea e non tirandoci mai indietro. Potremmo portare qui centinaia di esempi. Il crollo del Ponte Morandi, ha anche innescato un meccanismo di controllo di tutta la rete autostradale della nostra regione, per la quale si stanno rendendo necessarie delle misure di chiusura di alcuni tratti fondamentali per la viabilità, riversando il traffico dei mezzi pesanti all’interno della città paralizzando letteralmente il traffico cittadino rendendo indispensabile la nostra presenza sulla strada che abbiamo sempre garantito con disciplina ed onore.Questo aspetto è già stato riconosciuto dal consiglio comunale approvando una mozione che ha avuto il sostegno all’unanimità di tutto il panorama politico.Ci è stato detto che il comune ha la copertura finanziaria per stabilizzarci e che il tutto dipende dal governo.Noi vorremmo che vi adoperaste quindi anche nei confronti del governo perché ancora oggi la città merita il nostro sostegno così come noi meritiamo di continuare a dare il nostro contributo alla collettività.Da come fin qui esposto, vi potete rendere conto in particolare come il nostro comune ci tenga all’esigenza di consolidare le specifiche esperienze professionali maturate all’interno dell’amministrazione e che non possono essere acquisibili all’esterno. Per questo chiediamo con forza una stabilizzazione in forza di legge che è funzionale alle esigenze di un buon andamento dell’amministrazione oltre che a riconoscere il lavoro svolto e la professionalità da noi acquisita”.