Apprendiamo dalla stampa che Enel intenderebbe dedicare le aree di Vallegrande, lasciate libere dal turbogas, per creare solamente un polo logistico dedicato ai container. Se ciò fosse vero, sarebbe un fatto grave.” Così le segreterie spezzine di CGIL, Cisl e Uil in una nota congiunta, che continua: “Al convegno da noi promosso lo scorso anno, che ha avuto un riscontro positivo, con numerosi apprezzamenti anche da parte di Enel, proponemmo una riqualificazione complessiva dell’area a partire da un forte investimento nel settore delle rinnovabili. Una proposta che poteva e può contribuire a dare una risposta concreta al tema ambientale, diventando un modello nazionale di riconversione. Affinché questo si realizzi abbiamo da sempre chiesto al Governo di fare la sua parte con stanziamenti dedicati, attraverso un ruolo attivo di regia e coordinamento. Un progetto che non si è fermato al Convegno, ma ha portato alla convocazione da parte della Regione di un tavolo di confronto tra le parti, dove Enel si era impegnata a condividere con tutti i soggetti in causa un percorso complessivo di riqualificazione. In quell’occasione fu presentata anche una piantina con evidenziate le aree su cui era necessario aprire la discussione rispetto ai suddetti progetti. La Regione aveva quindi invitato tutti gli interlocutori ad approfondire la questione. L’emergenza Covid ha bloccato il tavolo e quindi il confronto, ma questo non può indurre Enel a decidere il futuro di una parte importante del territorio scavalcando totalmente interlocutori che rappresentano la comunità. Comunità con una storia e con le sue ferite, che Enel, con questi comportamenti, contribuisce ad acuire anziché lenire, oltretutto scegliendo attività molto invasive e poco rilevanti dal punto di vista occupazionale. Altri sono i progetti che Enel potrebbe e dovrebbe proporre per la riqualificazione dell’area e per dare sbocco occupazionale ad un territorio che ne ha bisogno. In tal senso non possiamo che condividere la presa di posizione del Sindaco che esprime un parere contrario a tale ipotesi. Resta il fatto che nulla accade per caso e se filtrano certe notizie probabilmente esistono sponde politiche ed istituzionali che pensano di dare via libera all’idea di un polo della logistica; speriamo che questo sospetto possa essere completamente smentito a tutti i livelli. Riteniamo indispensabile che la Regione, vista la situazione, convochi urgentemente il tavolo Enel e pretenda qualcosa di più concreto rispetto all’ultima cartina presentata. Ci auguriamo anche che il territorio, anziché arroccarsi su alcune posizioni, contribuisca a costruire una soluzione condivisa per la riqualificazione dell’area Enel. Se non si troverà un progetto condiviso sarà inevitabile una cannibalizzazione dell’area anche a fini meramente speculativi, cosa a cui ci opporremo con tutte le nostre forze. Sarebbe una sconfitta che la città non può permettersi.”