L’emergenza sanitaria che ha colpito il paese ha vissuto in Liguria momenti drammatici per quanto riguarda il comparto sanitario con un’organizzazione che si è retta solo sulla professionalità e sulla capacità di adattamento del personale: medici, infermieri e operatori sociosanitari perennemente in prima linea. Di contro la Pandemia ha portato alla luce un sistema sanitario che non funziona con una catena di responsabilità che impedisce, di fatto, di rispondere in modo rapido alle emergenze come è accaduto, ad esempio, nelle RSA dove ancora oggi si registrano focolai e situazione di abbandono e disagio per i residenti. Ancora oggi in queste strutture sono decine e decine gli ospiti che non hanno ancora potuto riabbracciare i propri cari. In tutta questa emergenza la Asl5 ha dovuto fare i conti con un gruppo dirigente che, arroccato nella torre d’avorio, si è isolato dalla città e dai cittadini, con il risultato di non avere chiaro quello che accade nella realtà di tutti i giorni e, fatto ancor più grave, non conoscere le esigenze della popolazione. Le richieste di Cgil e Uil territoriali, che sono diventate nel frattempo vere e proprie rivendicazioni, sono le seguenti:
– Per l’avvio in tempi rapidi dei lavori del nuovo ospedale; – Per una assistenza territoriale che, partendo dalle zone meno servite, sia di vero aiuto alla popolazione anziana – Per una gestione delle cronicità con percorsi individuali dedicati, che permetta ai pazienti di avere le cure necessarie senza doverle andare a ricercarle altrove. – Per un sistema sanitario che sia veramente vicino alle persone e non viceversa. – Per una Asl 5 che sappia confrontarsi con i bisogni delle persone e non il contrario; – Per un piano organico adeguato alle necessità dei cittadini e del territorio – Per individuare attraverso il confronto le soluzioni adeguate per dare le risposte occupazionali necessarie per una sanità di livello anche nella nostra provincia a partire dalla vicenda delle 158 OSS; – Per chiedere alla Regione Liguria un management all’altezza e in grado di produrre le necessarie ricadute su un territorio che ogni giorno è in difficoltà dal punto di vista sanitario. Per tutto questo Cgil e Uil indicono un presidio per venerdì 26 giugno 2020 alle ore 17,00 sotto la Direzione dell’Asl5, invitando tutta la cittadinanza e le forze politiche di maggioranza e opposizione a partecipare per chiedere una sanità che funzioni.