Genova, 6 aprile 2020 – Nell’incontro odierno, alla presenza del Presidente Toti e dell’Assessore Viale, abbiamo appreso da parte della Regione Liguria la volontà di prevedere, come già hanno fatto altre regioni, aumenti di stipendio per gli operatori della sanità (Medici, infermieri, OSS, amministrativi, tecnici) impegnati nella gestione quotidiana dell’emergenza COVID-19 .
‘Pensiamo che al di là del riconoscimento economico, che evidentemente va anche ad integrazione del dovuto, in termini di indennità contrattuale, sia però indispensabile e necessario che Alisa si doti di una organizzazione in grado di poter rispondere al meglio per garantire sia ai pazienti, che ogni giorno vengono curati nelle strutture pubbliche e private della Liguria, che a tutte le lavoratrici e i lavoratori della sanità e alle loro famiglie, la massima protezione per evitare il contagio – dichiarano Alfonso Pittaluga, segretario regionale Uil Liguria, Carlo Benvenuto, segretario generale Uil Fpl Genova e Liguria, Luca Berardi, responsabili Uil Fpl Medici Genova e Liguria – Abbiamo chiesto alla Regione Liguria di essere informati sulla disponibilità dei dispositivi di protezione individuale, mascherine, camici, occhiali, e chiediamo con quale tempistica sia in grado di reperire i dpi per le esigenze dei prossimi giorni e dei prossimi mesi. Abbiamo chiesto, inoltre, che tutto il personale sanitario pubblico e privato sia sottoposto immediatamente a tamponi diagnostici naso-faringei. Prendiamo atto che il Commissario Straordinario di Alisa, dottor Locatelli, abbia espresso i suoi dubbi su tale strumento e sulla relativa efficacia per contenere gli effetti del contagio, vorrà dire che ce ne faremo una ragione, ma riteniamo utile quanto necessario procedere con questa azione come hanno fatto altre regioni, come il Veneto, dove i risultati sul contrasto al Codiv-19 si sono visti già dai primissimi giorni delle azioni intraprese’.
Abbiamo inoltre appreso che solo nei prossimi giorni si organizzerà una riunione con i Direttori Sanitari delle RSA della Liguria. ‘Ci sembra una soluzione tardiva che ci preoccupa per i possibili effetti sui pazienti e sui lavoratori di queste strutture -spiegano i sindacalisti – Su questo tema non possiamo accettare scuse da parte della Regione, visto che, come ha detto, il 35% dei pazienti delle RSA della Liguria è positivo. Confrontarsi da domani su quali azioni intraprendere ci sembra un’azione pasticciata e tardiva che non può che preoccuparci per i possibili effetti che questi ritardi avranno sulla salute sia dei pazienti che dei lavoratori di queste strutture’.
Le OO.SS sono soddisfatte della costituzione del coordinamento tra le organizzazioni sindacali e le istituzioni regionali, sulla scorta di quello centrale, che nelle sue articolazioni riprodurrà su base locale quanto già definito a livello nazionale anche relativamente alle nuove assunzioni. Le OO.SS. attendono,quindi, un report settimanale del fabbisogno regionale di forza lavoro.
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