La Spezia, 25 marzo 2020
“Siamo
sorpresi e in disaccordo con la decisione del Prefetto di autorizzare
alcune aziende del territorio a proseguire la loro produzione. Si tratta
in particolar modo di aziende della Difesa e dell’indotto che, a nostro
parere, possono sospendere la produzione per alcuni giorni senza
arrecare nessun problema, potendo usufruire anche degli ammortizzatori
sociali previsti dal Decreto Cura Italia. E’ in gioco la salute di
centinaia di lavoratori, delle loro famiglie e di tutti i cittadini.”
Così Lara Ghiglione, Cgil, Antonio Carro, Cisl e Mario Ghini, Uil, che
continuano: “auspichiamo che già nell’elenco delle attività essenziali
rivisitato che dovrebbe uscire nella giornata di oggi ci siano risposte e
riscontri positivi comunque domani ribadiremo questa nostra posizione
al Prefetto nell’incontro in videoconferenza, certi che terrà conto
delle nostre posizioni. Anche se c’è stata una autorizzazione preventiva
non significa affatto che la stessa non si possa rivedere, visto che lo
stesso Governo si è impegnato, attraverso il Ministero dell’Interno, a
dare indicazioni ai Prefetti di consultare le organizzazioni sindacali
anche in merito alle autocertificazioni delle aziende sulla situazione
sanitaria. E si è anche impegnato a ridefinire le attività
indispensabili nei comparti difesa ed aerospazio. Quindi è necessario
che ognuno si assuma e proprie responsabilità per il bene di questo
territorio.”