La Uil chiede di tutelare reddito e occupazione dei soggetti più deboli e lo fa nel corso dell’incontro in Regione Liguria tra le organizzazioni sindacali e il presidente Giovanni Toti sull’emergenza Coronavirus. “In questo momento le nostre preoccupazioni sono rivolte alle lavoratrici e ai lavoratori che, in appalto, gravitano intorno alle strutture chiuse in via precauzionale nell’ambito dell’emergenza del Coranovirus – spiega Ghini – In questo contesto, le nostre categorie di riferimento hanno caldeggiato alcuni incontri a livello regionale anche con l’assessore Berrino e il Comune di Genova. Quello che chiediamo urgentemente sono ammortizzatori sociali ad hoc e comprendere quali contorni avrà l’emergenza che di ora in ora rinnova l’invito all’attenzione ma anche alla cautela nel restituire all’opinione pubblica il quadro della situazione”. La più grande paura, per la Uil, è legata alle ripercussioni economiche che il territorio genovese e quello ligure potranno subire a causa di un economia in arresto. “Altre grandi difficoltà si aggiungerebbero ad altre grandi difficoltà, minando quel poco di fiducia che avevamo recuperato e riposto nella ripresa, grazie anche alla costruzione del nuovo ponte di Genova – conclude Ghini – Per questa ragione, esiste la necessità di costruire insieme un protocollo sanitario qualora si verificassero casi di Coronavirus all’interno dei luoghi di lavoro. Per evitare il panico e il disordine organizzativo, abbiamo bisogno di un criterio con il quale affrontare le varie casistiche su tutto il territorio, senza trascendere né sottovalutare le circostanze che si potrebbero verificare in Liguria”.