Aqua de Ma: Uila e Uil Liguria chiedono do essere convocati in Comune a Lavagna per discutere del futuro dell’azienda
La paventata chiusura di Aqua de Ma potrebbe rappresentare un’ulteriore perdita per il settore. “Una maricoltura off-shore è una scelta strategica, tanto da essere l’unica sul territorio – dichiarano Valeria Rabaglia, segretaria generale Uila Liguria e Riccardo Serri per la confederazione Uil Liguria – Un’azienda che ha avviato la sua attività sul territorio ligure a partire dal 2000 un’attività unica e preziosa che va preservata insieme al suo carico di professionalità”.
Uila Liguria e Uil Liguria esprimono forte preoccupazione sul futuro dell’attività lavorativa e della salvaguardia occupazionale. Lavoratori che rimarrebbero per di più penalizzati non potendo beneficiare di nessun tipo di ammortizzatore sociale, dal momento che il contratto agricolo a loro applicato non permette l’accesso alla Naspi, alla Cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Qualora si confermasse la chiusura definitiva della società, oltre ai motivi di cui sopra, i lavoratori potrebbero avere delle difficoltà ad una loro ricollocazione alle medesime condizioni, dato che sono figure del settore altamente specializzate che fino ad oggi operano in una società considerata un’eccellenza assoluta dell’itticoltura italiana, che ha avuto la capacità di operare unendo il rispetto dell’ambiente con la sostenibilità ambientale, e della produzione, sviluppando un particolare tipo di attività del settore.
“A posteriori siamo venuti a conoscenza di un incontro tra una parte del sindacato confederale e il Comune di Lavagna, chiediamo pertanto di essere convocati anche noi come Uila e come Uil. Siamo pronti a dare il nostro contributo per ogni azione da intraprendere per la salvaguardia occupazionale e dell’azienda”, concludono Rabaglia e Serri .