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Pronto soccorso: “Liberare subito risorse”. Lo stato di agitazione prosegue.

Accessi ai pronto soccorso genovesi: superata del 50% la capienza per la mancanza di integrazione ospedale-territorio, centrale anche la questione degli organici e della manutenzione delle strutture. Infantino (Fp Cgil) e Vannucci (Uil Fpl): “Liberare subito le risorse”.


Genova 25 febbraio 2025 – A seguito dello stato di agitazione proclamato da Fp Cgil e Uil Fpl Genova, si è tenuto il secondo incontro tematico in Prefettura a Genova, questa volta sulla dotazione organica del sistema di emergenza – urgenza. Secondo Fp Cgil e Uil Fpl la carenza di organico è direttamente proporzionale alle risorse che si investono e che vanno necessariamente liberate per affrontare il tema del personale in fuga dalla professione. “L’assenza di integrazione ospedale-territorio, con la mancata presa in carico delle cronicità, determinano un maggiore afflusso con più del 50% degli accessi in forma diretta in pronto soccorso a testimonianza della mancanza sempre più penalizzante della medicina territoriale – spiegano Luca Infantino e Marco Vannucci, segretari generali di Fp Cgil Genova e Uil Fpl Genova – Dobbiamo fronteggiare anni di depotenziamento della sanità pubblica ma la popolazione merita un’assistenza di qualità e gli operatori rispetto, salari adeguati agli sforzi messi in campo e salute e sicurezza per raggiungere il benessere lavorativo ancora lontano anni luce dalle aspettative. Occorre ripensare alla gestione dei flussi da parte del numero unico e cascata dal 118. Il servizio di barellamento è stato sostituito da un’attività di facchinaggio, dove va a finire la professionalità? Il pronto soccorso dovrebbe occuparsi solamente dell’acuto mentre lo stazionamento va ben oltre. Sarebbe riduttivo da parte delle scriventi discutere solo della carenza nei pronto soccorso perché occorre fare un ragionamento generale anche sui concorsi che si avvalgono di una normativa che si presta a varie interpretazioni e non favorisce l’ingresso di personale dove serve. Su Asl 3 i concorsi vanno deserti e la fame di medici si fa sentire anche nelle Rsa soprattutto di notte dove chiediamo una presenza del personale medico 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Esiste una discrepanza abissale tra numero di accessi al pronto soccorso e il personale ospedaliero, infermieri e Oss, questo rispetto ai carichi di lavoro che vanno distribuiti diversamente. Se l’utilizzo di queste figure rimane limitato in base alle risorse date, non risolveremo il problema o l’esigenza dell’intervento”. Inoltre le scriventi hanno chiesto all’assessore regionale alla sanità Massimo Nicolò  che cosa intendono fare le istituzioni del carrozzone Alisa che impegna risorse e hanno posto la questione delle manutenzioni e della sicurezza ai direttori delle aziende ospedaliere. Centrale anche la discussione sulla costruzione di nuove strutture e sul superamento della controversia sul nuovo Galliera  “L’adeguamento di strutture vetuste e la manutenzione ordinaria deve essere tra le priorità di una struttura che deve accogliere un’utenza già fragile  – spiegano Infantino e Vannucci – Il tema centrale sono le risorse che si metteranno in campo per il personale e per le manutenzioni: occorre procedere con investimenti se vogliamo prestare un’assistenza di qualità”. Al momento lo stato di agitazione proclamato da Fp Cgil e Uil Fpl nei pronto soccorsi genovesi (escluso il Gaslini) prosegue.