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Aster, niente convocazione da parte del Comune di Genova

Aster, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil: “Niente convocazione dal Comune nonostante le promesse, intanto il Comune ‘si vende’ nuove assunzioni volute da noi. Lo spirito di collaborazione non può essere solo da parte dei sindacati”


Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil: “Dal Comune di Genova solo promesse su Aster: da dicembre aspettiamo risposte che non arrivano su assunzioni e investimenti”, questo era l’inizio del nostro comunicato stampa dello scorso 13 febbraio al quale il Vice Sindaco ha risposto pubblicamente che “in queste ore partirà la convocazione per il confronto” peraltro mai inviata, ma oggi la situazione è ulteriormente precipitata”, spiegano Fabio Barbero (Filctem Cgil), Romeo Bregata (Femca Cisl), Elisabetta Colli (Uiltec Uil), che aggiungono: “Intanto leggiamo sulla stampa che il Comune , sul fronte del verde pubblico, ha predisposto un piano economico finanziario per affidare ad Aster l’intera manutenzione con l’assunzione di 30 nuovi giardinieri. Peccato che tutto ciò è l’oggetto della trattativa tra Comune e organizzazioni sindacali in piedi da mesi, e che noi, su richiesta del Vice Sindaco, abbiamo tradotto quanto concordato verbalmente al tavolo in un testo inviato al Comune il 9 dicembre 2024, per la necessaria sottoscrizione, senza ricevere alcuna risposta nonostante ripetuti solleciti.
Ora l’amministrazione comunale ‘vende’ come una sua iniziativa un progetto che è stato frutto di un lungo confronto sindacale. Capiamo che le esigenze della campagna elettorale portano a fare questi scivoloni, ma tutto ciò è grave e pone pregiudizi insormontabili sul proseguo delle relazioni sindacali. Prendiamo atto che ormai vige il concetto che le organizzazioni sindacali debbano essere un semplice soggetto di consultazione, utile per tradurre la compartecipazione di idee e proposte in progetti unilaterali del Comune. Ma noi non ci stiamo, la nostra pazienza è terminata come pure lo spirito collaborativo che da sempre ci ha distinto, messo in atto anche quando il Comune dette a privati la gestione dell’illuminazione pubblica con risultati catastrofici, o quando precedenti accordi su nuove attività e finanziamenti non sono stati rispettati. Siamo stati collaborativi. Sempre. Ora si apre un nuovo scenario”, continuano Barbero, Bregata e Colli.